mercoledì 4 giugno 2014

L'Idromele del Canton Ticino

L’idea

Era l’autunno del 2002 quando mi è venuta l’idea di produrre un liquore fatto in casa da poter regalare a parenti ed amici in occasione del Natale. Cercando tra i libri di cucina della nonna l’occhio cade su di una ricetta per una bevanda al miele che non conoscevo assolutamente: l’idromele. Facendo altre ricerche scopro che l’idromele è una bevanda di origine antichissima, entusiasta mi lancio nella preparazione apportando qualche piccola modifica alla ricetta originale ed utilizzando materie prime locali. Ottengo così il mio primo idromele fatto in casa!
…Quel Natale i miei regali furono molto apprezzati da tutti! Tanto che cominciai a pensare che avrei potuto dar vita ad una piccola produzione e fare qualche mercatino per arrotondare…

L’inizio

Il successo arriva fin dalla prima occasione! Con la Sagra dell’uva di Mendrisio del 2003, sono ormai certo di avere un ottimo prodotto che piace molto al pubblico.
Ciò che era nato come hobby si trasforma col tempo in un attività accessoria vera e propria e cresce negli anni riscuotendo sempre più consensi. L’idromele si fa conoscere non solo come ottimo digestivo ma anche per i suoi molteplici utilizzi come ingrediente per sfiziose ricette. Nasce infatti la collaborazione con la pasticceria Danesi di Melano per la produzione di delizie come i cioccolatini ed i macarons all’idromele.

L’attività

Nel marzo del 2013 la svolta:
viene fondata la ditta APIS Sagl e allestito il nuovo laboratorio professionale di produzione e stoccaggio dell’idromele in quel di Melano.
Nascono collaborazioni con il Centro di Competenza Agroalimentare del cantone  e con Gastro Ticino per la promozione del prodotto in tutta la Svizzera tramite iniziative come la partecipazione a fiere specialistiche e l’iniziativa “Ticino a Tavola” (www.ticinoatavola.ch). A completare il tutto arriva infine la certificazione da parte del marchio "Ticino" ad attestare la qualità e la provenienza dell'idromele.

Il futuro

Il lavoro da svolgere per far conoscere ancora di più l’idromele è ancora molto, ma i risultati fin qui ottenuti fanno ben sperare per un ulteriore sviluppo!
Inoltre non cessa la ricerca e la sperimentazione, anche in collaborazione con altri produttori, per poter proporre sempre nuovi prodotti al pubblico.
Un domani forse ci sarà una birra all’idromele? O si potrà gustare l’ippocrasso, l’antico vino greco mielato e speziato?
Spero quanto prima!
Alla salute!
Christian Fumagalli

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