sabato 2 marzo 2019

Portomaggiore : la Delizia Estense del Verginese – La campagna stavoltavoto.eu


La rete internazionale Borghi d’Europa ripropone tramite una intensa campagna d’informazione,
dal 1° marzo al 17 maggio , i beni culturali che sono stati scelti nel 2018 Anno Europeo del Patrimonio Culturale .

Originariamente casale di campagna, il Verginese fu trasformato in residenza ducale nel primo Cinquecento da Alfonso I d’Este e donato a Laura Eustochia Dianti.
Alla morte del Duca, la dama vi si ritirò facendone la sua piccola corte privata e ne ordinò la ristrutturazione, eseguita principalmente da Girolamo da Carpi. Questi configurò il castello come un edificio a pianta rettangolare e a due ordini, delimitato da quattro torri merlate e a pianta quadrata.
A lato è posta una piccola chiesa settecentesca, unita all'edificio tramite un portico, anch'esso della stessa epoca.
L'interno venne decorato a partire dal XVIII secolo con stucchi, fiori in stile liberty a tempera, conchiglie, rosoni, volute e spesse cornici che delineano soffitti.
La vicina torre colombaia è un residuo delle pertinenze originariamente poste intorno alla delizia e risale al XVI secolo.
Le sale del Verginese sono sede della mostra permanente Mors Inmatura. Il sepolcreto dei Fadieni che documenta la scoperta di una piccola necropoli romana a pochi passi dalla Delizia.
Oltre alle cinque stele sono esposti gli oltre 200 reperti rinvenuti nelle tombe, materiali fittili, manufatti in bronzo, finimenti di cavallo, una serie di monete e un’eccezionale raccolta di vasellame in vetro, integro e finemente lavorato, assai raro per il territorio ferrarese.
L'ANTICO BROLO
All'esterno è stato ricostruito il giardino afferente alla delizia, denominato brolo, costituito nel Rinascimento essenzialmente da fiori e da alberi da frutto, per unire il diletto dei colori e dei profumi all'utile della produzione di frutti per la mensa.
La ex cappella del castello, direttamente comunicante ed adiacente al portico e al giardino storico, è utilizzata per la celebrazione di matrimoni civili .

 
Ma se le iniziative del 2018 hanno avuto successo e sono state così numerose, lo si deve
indubbiamente alla realtà europea. Borghi d’Europa ha deciso così di legare la campagna d’informazione all’invito ai cittadini di partecipare al voto di maggio.
L’adesione alle iniziative di Stavoltavoto.eu ( in collaborazione con l’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano), si salda così al progetto del 2018, per valorizzare e far conoscere il
nostro patrimonio culturale.

“Come europei ci troviamo di fronte a molte sfide, dall’immigrazione ai cambiamenti climatici, dalla disoccupazione giovanile alla protezione dei dati. Viviamo in un mondo sempre più globalizzato e competitivo. Allo stesso tempo il referendum sulla Brexit ha dimostrato che l'UE non è un progetto irrevocabile. Mentre molti di noi danno per scontata la democrazia, questa sembra essere sottoposta a crescenti minacce, sia nei principi che nella pratica.
Per questo stiamo creando una comunità di sostenitori che incoraggino una maggiore affluenza degli elettori alle elezioni europee. Il nostro obiettivo non è di raccomandare questo o quel candidato. Sosteniamo il voto in sé, cioè l'impegno nel processo democratico con cognizione di causa e in modo informato. Vogliamo rafforzare il valore dello scambio di idee e costruire una comunità di sostenitori in tutta Europa che si impegnino per il voto. Difendiamo il concetto di democrazia affinché tutti insieme abbiamo la possibilità di decidere in che Europa vogliamo
vivere.”
 
"Cosa fa per me l'Europa" https://what-europe-does-for-me.eu/

Campagna in collaborazione con l'Ufficio del Parlamento Europeo, Milano

- A sostegno della campagna istituzionale per le elezioni del 26 maggio del
Parlamento europeo