Aidùssina (in sloveno Ajdovščina, in tedesco Haidenschaft, in latino Castra ad Fluvium Frigidum), è un comune della Slovenia occidentale, che conta oltre 19.000 abitanti.
La località fu abitata fin dalle epoche più antiche. Difatti, nei suoi pressi sorse un castelliere illirico, e più tardi una fortificazione romana denominata Castra ad fluvium frigidum nelle fonti dell'epoca (castra, infatti, significa cittadella fortificata, in latino), a pianta ovoidale e con funzione di caposaldo del vallo di difesa delle Alpi Giulie sulla strada Aquileia - Emona (Lubiana).
Sono tuttora visibili qualche resto delle mura e delle torri del castro
romano, sul quale sorge gran parte dell'abitato locale.
La parrocchiale di San Giovanni Battista
venne eretta nel secolo diciassettesimo. Ha navata unica rettangolare e
presbiterio a volte a crociera. L'altare maggiore è opera di Gregorio Lazzarini,
mentre i due altari laterali sono dedicati a San Rocco ed al Sacro
Cuore. Gli affreschi della volta e due pale sono opera del pittore
locale Antonio Celli (Anton Čebej) e sono del secolo XVIII.
La cittadina appartenne al Regno d'Italia, inclusa nella provincia di Gorizia, da dopo la prima guerra mondiale fino al 1947.
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