sabato 9 novembre 2024

Eurovinum – L’Associazione Vinoteka nei progetti europei – I vini della famiglia Humar di San Floriano del Collio

 

Dopo lo stage di informazione che si era svolto alla Enoteca di Cormons, l’Associazione Vinoteka

di San Floriano del Collio aveva proseguito il percorso di informazione all’interno del progetto

‘L’Europa delle Scienze e della Cultura’, promosso da Borghi d’Europa, sotto il Patrocinio della IAI

(Iniziativa Adriatico-Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione

adriatico-jonica) e di ESOF2020,Euroscience Open Forum,Trieste Città Europea della Scienza.

L’intervento a Trieste, presso il Quartier Generale di ESOF2020 al Porto Vecchio, all’incontro di apertura sui temi della Sostenibilità nella Filiera Agroalimentare, era stato l’occasione per presentare la storia e le iniziative della Associazione Vinoteka.

“L’associazione Vinoteka – ricorda la Presidente del sodalizio, Natasha Humar-, unisce i produttori di vino di San Floriano del Collio e di Oslavia (Gorizia). Dal 2006 l’associazione si è impegnata nell’organizzazione e nella promozione dell’evento gastronomico Likof, appuntamento annuale

che si svolge nel mese di giugno ed è finalizzato alla promozione dei prodotti tipici locali.”

Così i giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa si sono ricordati immediatamente dell’Associazione di San Floriano del Collio ed hanno deciso di inserirla nel Percorso del gusto de

‘Il Cammino delle Identità’, l’itinerario che, prendendo lo spunto da GO25, Capitale europea della cultura Nova Gorica-Gorizia 2025, Borghi d’Europa ha deciso di realizzare.

Un grande Cammino di scoperta degli inediti del buon e bello vivere, chiedendo ai giornalisti e ai comunicatori del progetto ‘Borghi d’Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo’ :

-di visitare le comunità italiane e slovene ;

-di intervistare i protagonisti silenziosi delle diverse filiere produttive con un approccio multimediale, rispettoso della pluralità delle culture;

-di presentare i protocolli informativi raccolti a Milano, nel corso di incontri di informazione a più voci ;

-di ‘incrociare’ le storie raccolte con le storie di altri borghi italiani ed europei inseriti nella rete internazionale di Borghi d’Europa.

Natasha Humar ha saputo trasmettere tutta la sua passione e la sua carica emotiva nelle iniziative di

Vinoteka.

Ma conosciamo più da vicino il ‘pianeta’ Humar.

Antonio Humar inizia a produrre uva e frutta all’inizio del ‘900, con due soli ettari. Negli anni ’50 i suoi figli, Marcello e Marino, abbandonano progressivamente la frutticoltura, ormai non più redditizia, per dedicarsi unicamente alla viticoltura. Portano l’estensione dell’azienda a 30 ettari vitati e da mezzo secolo imbottigliano i propri vini. Vini che, nei propri aromi, conservano le fragranze della frutta coltivata per generazioni. Producono uno spumante brut, da uve Chardonnay, e sei vini bianchi. Ma anche quattro vini rossi, tre in purezza ed un uvaggio, il “Rogoves”. Nonché tre vini dolci, cioè il classico Picolit, il Moscato e il “DiVino”, un passito ottenuto dalle uve selezionate di Chardonnay con il passaggio di un anno in barrique.

“Le nostre vigne – racconta Natasha-, si estendono sulle dolci colline di marna di San Floriano del Collio – dove il clima è frutto dell’incontro tra venti di montagna e brezza di mare. L’uva cresce sfruttando la varietà dei microclimi e la qualità dei terreni, ideali per la coltivazione di Pinot bianco, Ribolla gialla, Friulano, Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon e di rossi altrettanto eccezionali come il Merlot, il Cabernet Franc e il Pinot nero.

L’appassionato impegno e la serietà professionale di Humar si esprimono nella trasformazione delle uve, nel finissaggio e imbottigliamento dei vini con l’ausilio delle più moderne attrezzature e teconologie’.

domenica 20 ottobre 2024

"Adda passà 'a nuttata"



Questa frase di Eduardo De Filippo è assai significativa: anche la notte più buia prima o poi finirà, lasciando posto alla luce del giorno.

Ciò vale anche per l’Ucraina, a cui auguriamo tutti che ritorni presto la luce!

Quando ciò accadrà, dovremo tutti impegnarci ad aiutarla, non solo con sostegni economici da parte delle Nazioni Europee, ma anche con un impegno di tutti noi per assisterne l’economia, attualmente messa in grave crisi, benché possegga enormi potenzialità.

Innanzi tutto quelle agricole: non a caso l’Ucraina è sempre stata considerata “Il granaio d’Europa”, ma, accanto al grano, essa è fortissima produttrice anche di: orzo, mais, segale, avena, patate, barbabietole ecc.

Il granaio d’Europa








Ma le risorse agricole non sono le sole: accanto ad esse abbiamo ricchezze di materie prime come: ferro, grafite, titanio, gas, petrolio e manganese, ossido di litio, argilla carbone ed anche uranio.

La potenzialità economica di questo Paese è dunque enorme ed esattamente complementare a quella italiana.

Per favorire la sinergia economica tra i nostri due Paesi è nata ITRU, un’Azienda Italiana con sedi a Lviv, Kiev e Odessa, che si pone appunto lo scopo di favorire i contatti fra Aziende Italiane ed Ucraine, in collaborazione con Istituzioni, Università ed Aziende locali, per sviluppare progetti di crescita economica, in joint venture o creando assieme ad esse delle New Company.

Questa sinergia partirà appunto dal campo agricolo, per poi allargarsi anche a quello meccanico, chimico ed elettronico, insomma a tutto il campo produttivo.

Successivamente ci si concentrerà anche sull’import in Ucraina di tecnologie, abbigliamento di qualità, specialità alimentari ecc., che rappresentano il plus della produzione italiana

Gianluigi Pagano

Per avere ulteriori informazioni su questo progetto potete contattare: 'borninitaly@outlook.it'

 


sabato 21 settembre 2024

Il ricordo di Ennio Doris a Casa al Traghetto a Baiana di Torviscosa – Le parole commosse di Laura Panizutti, partner di informazione di Borghi d'Europa

 



 



Renato e Pierluigi Andretta conducono l’azienda cerealicola e zootecnica (vacche da latte) Torviscosa: 3.000 ettari di proprietà, quasi tutto il territorio del comune di Torviscosa, in provincia di Udine, una sterminata fetta di terra bonificata tra San Giorgio di Nogaro, Palmanova, Cervignano del Friuli e Aquileia, lungo oltre 14 km e larga oltre 7, che si spinge fino alla laguna di Grado.

La tenuta è stata acquistata nel 1997 da Renato Andretta ed Ennio Doris, sì proprio lui, il mitico banchiere-assicuratore di Mediolanum.....Perché Doris? "Semplice — dice Renato Andretta — era nato a Tombolo ed era il figlio di un mediatore di bestiame. Siamo amici da ragazzi. Lui non aveva seguito le orme del padre ed era andato a lavorare in banca. Era diventato padrone di una banca, ma era rimasto un tombolano, con la passione dell’allevamento".


Così quando Borghi d'Europa ha voluto iniziare il cammino del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio Iai-Iniziativa adriatico ionica) a Casa al Traghetto, in quel di Baiana di

Torviscosa, il Sindaco Enrico Monticolo, ha voluto che l'incontro di informazione si aprisse con

un ricordo commosso di Ennio Doris.


Laura Panizutti, consulente finanziario e patrimoniale di Conegliano, partner di informazione di

Borghi d'Europa da molti anni, ha portato così la sua testimonianza soprattutto sull'Uomo e sulle sue eccezionali capacità.


“Ennio Doris - C’è anche domani è un film biografico del 2024 diretto da Giacomo Campiotti e liberamente ispirato all'autobiografia C'è anche domani del noto imprenditore e banchiere italiano Ennio Doris. Settembre 2008. Con il crollo della Lehman Brothers ha inizio una pesante crisi economica. Ennio Doris, proprietario e fondatore di Banca Mediolanum, decise di rimborsare i clienti che avevano acquistato titoli in perdita prelevando i fondi dai suoi conti privati e con l'aiuto del suo socio Silvio Berlusconi.”Il film è stato riproposto al Festival del Cinema di Venezia.


“Ennio Doris amava ripetere: «il miglior modo per essere egoisti è essere altruisti».

Non solo lo diceva, ma lo metteva in pratica nell’esercizio del suo lavoro quotidiano. Spinto da un naturale interesse verso gli altri e animato da un genuino senso di restituzione.

Nelle relazioni con il prossimo, nelle azioni che metteva in campo come persona o come imprenditore, nell’applicazione quotidiana di suoi comportamenti virtuosi e concreti che lo hanno posto sempre vicino alle persone e ai loro bisogni. “


Tenacia, impegno e dedizione furono alcuni tratti distintivi del suo carattere, del suo modo di interpetrare la vita, della sua esistenza intera. Inguaribile ottimista, banchiere illuminato, visionario, sempre pronto a fare la propria parte per il suo amato Paese e a mettere a disposizione idee e azioni a vantaggio dell’economia italiana, guidato da un fortissimo principio di restituzione. Ennio Doris ha lasciato un’eredità di valori che saranno sempre fonte d’ispirazione per coloro i quali hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di collaborare con lui.


Laura Panizutti ha motivato la propria partecipazione alle giornate di Borghi d'Europa “ …. come un contributo alla costruzione di nuovi percorsi di sostenibilità ambientale, finanziaria ed economica.”

“Soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli della generazione futura” è il diktat dei nostri tempi: questa è infatti la definizione di sviluppo sostenibile, oggi goal globale grazie all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Ma perché è così importante perseguire questo fine? I 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile definiscono un nuovo modello di società, secondo criteri di maggior responsabilità in termini sociali, ambientali ed economici, finalizzati ad evitare il collasso dell’ecosistema terrestre. E in questo disegno tutti possono fare la loro parte, dalle aziende ai consumatori finali “


sabato 14 settembre 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – La presentazione a Casa al Traghetto a Baiana di Torviscosa

 




La presentazione del progetto 'Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo', si è svolta a Baiana di Torviscosa, presso il ristorante Casa al Traghetto.


Il locale è situato ai margini della bassa pianura friulana, inserito in una tenuta agricola oggi di proprietà delle famiglie Andretta e Doris. Affacciato sul fiume Aussa, vicino allo sbocco sulla Laguna di Marano, ex casa di caccia della famiglia Ferruzzi, un tempo proprietaria delle campagne circostanti, venne trasformato in ristorante nel 1998 ed è tuttora gestito dalla famiglia Missio.



L'intervento di Laura Panizutti, consulente finanziario e patrimoniale, partner di informazione di Borghi d'Europa sui temi della finanza etica e sostenibile, ha tracciato un ricordo vivo e commosso di Ennio Doris.




Enrico Monticolo, sindaco di Torviscosa, ha raccontato la partecipazione del suo Comune al progetto, in particolare alle iniziative che intendono collegare i borghi e le città di fondazione. Renzo Lupatin, giornalista, presidente di Borghi d'Europa ha già visitato la Città




Carlo Ballarin, consiliere comunale di Cervignano del Friuli, delegato per i rapporti con la rete BELC del Parlamento Europeo, ha confermato l'interesse per le azioni del Percorso Borghi della Storia, che coinvolgerà il suo Comune.


Il Percorso Internaziona Aquositas, le Vie d'Acqua, toccherà il Comune di Palazzolo dello Stella, che ha già iniziato a documentare la propria storia con un dossier informativo curato dall'Assessore alla Cultura Antonella Zanello.


Vi sono stati poi gli interventi di alcune Aziende del territorio, a conferma che le iniziative di informazione si rivolgono ai protagonisti della vita sociale culturale e produttiva.



Massimo Bassani, in un lucido e commovente intervento, ha raccontato la storia della sua Azienda (Isola Augusta) e della amicizia e collaborazione con il grande giornalista enogastronomo Luigi Veronelli. Le parole di Bassani hanno avuto subito un risultato : a fine ottobre si terranno nel Basso Friuli gli incontri di Veronelliana, il percorso che Borghi d'Europa dedica a Luigi Veronelli, con 10 tappe inserite nel progetto di collaborazione informativa con il Parlamento Europeo.




Da Torviscosa non potevano mancare la voce e la testimonianza di Damiano Ghini, Presidente PROMETA

PROMETA partecipa e controlla aziende che svolgono principalmente attività per il mondo alberghiero e ristorativo, attraverso servizi di qualità e ad alto tasso di innovazione.

“ Il nostro gruppo crea un presente affidabile, performante e innovativo, in cui le persone e la tecnologia rappresentano la chiave del nostro successo ”.




L'Enologo Roberto Marcolini, direttore della Tenuta Ca' Bolani di Cervignano del Friuli e Presidente del Consorzio Tutela Vini Doc Friuli Aquileia, ha raccontato i vini della propria Azienda. "La verdeggiante e rilassante tenuta Ca' Bolani, sorge nel cuore della Doc Aquileia: una prestigiosa area in provincia di Udine che si affaccia sulla Laguna di Grado e prosegue a nord, verso Aquileia e Cervignano del Friuli, fino a raggiungere la storica fortezza di Palmanova.Con una superficie totale di 890 ettari, di cui circa 570 vitati, Ca' Bolani è la più importante estensione a vigna del Nord Italia ed è nota, tra le eccellenze del Made In Italy, grazie ai suoi prestigiosi vini che vengono sovente premiati durante importanti competizioni a livello internazionale. "




Alessio Dalla Barba, giornalista e sommelier Ais di Milano, ha guidato poi la degustazione dei vini di Isola Augusta e Ca' Bolani, degustazione che ha accompagnato la cucina di Casa al Traghetto, che mantiene, nel tempo, la linea di patron Livio : "..predilige le padelle, la piastra e il forno. Padelle sulle quali distende le capesante, gli scampi, le cappelunghe, e si fa aiutare soltanto dal sale e da un filo d’olio crudo versato al momento del servizio. Lo stesso tipo di cottura per i calamari, le sogliole, il rombo, il branzino. Con una scelta particolarmente attenta della materia prima, che Livio si procura ai mercati del pesce di Grado (GO) e di Marano Lagunare UD). E, a volte, anche a Caorle (VE) per quanto riguarda i prodotti ittici particolari, come gli ‘zotoli’, i piccoli calamari, e le ‘moleche’, i granchi che perdono la struttura cheratinica, il guscio esterno, al tempo della mutazione. "



giovedì 15 agosto 2024

L'Estate di Gusto di Laura Panizutti : anni di storie per Borghi d'Europa


 


 



Nel mese di agosto i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno organizzato alcuni momenti di incontro,per ripercorrere la storia dei Percorsi Internazionali.

Così sono stati invitati i diversi partner d'informazione che hanno accompagnato negli ultimi annii progetti e le iniziative europee.

Laura Panizutti, consulente finanziario e patrimoniale di Conegliano, è intervenuta così alle giornate che si sono svolte nelle colline di Susegana,

Presso il ristorante Casa Brianzuola di Colfosco, Laura Panizutti ha ricostruito le diverse tappe dell'itinerario che si è snodato dal 2016 ad oggi.

" Si parte da Tezze di Piave, all'Osteria al Cortivo, con il viaggio de 'Le Parole della Terra',la rassegna informativa che riuniva a filò imprenditori, giornalisti , comunicatori, rappresentanti di associazioni e istituzioni locali, impegnati a riflettere sulle storie dei protagonisti (sovente silenziosi) che lavorano la Terra e sulle eccellenze che passione e sacrifici riescono a far nascere da essa."

Sempre seguendo il filone delle eccellenze locali, Panizutti ricorda "... in particolare i contenuti e le tappe di Aquositas,Le Vie d'Acqua che erano stati svelati presso l'associazione culturale Ombretta, a Salgareda, nella golena del fiume sacro alla Patria.. La valorizzazione e la conoscenza del pesce d'acqua dolce sono sempre stati al centro delle iniziative di informazione di Borghi d'Europa. Grazie alla collaborazione con l'Itticoltura Tonini di Saletto di Piave, era decollata una campagna di informazione sulla trota, con interventi online e sulla stampa, servizi multimediali e il dono di un materiale didattico sulla trota ai bambini delle scuole elementari.

Non poteva mancare poi la partecipazione attiva alle iniziative sui temi della Mobilità Dolce e delle Ferrovie non dimenticate. Borghi d'Europa aveva infatti sviluppato il Percorso sulle Ferrovie non dimenticate, con un incontro stampa che si era tenuto a Nervesa della Battaglia, lungo il tratto abbandonato della ferrovia Susegana-Montebelluna.

Aveva partecipato all'incontro Laura Panizutti, consulente finanziario e patrimoniale di Conegliano, che aveva assicurato il proprio sostegno alle iniziative di informazione sulla sostenibilità e sulla mobilità dolce.

“Riappropriarsi del proprio tempo, del paesaggio e dell’ambiente. Camminare, pedalare, guardare, scoprire e riscoprire i posti, i luoghi il territorio. Promuovere la mobilità dolce per un Paese come l’Italia, ricco di storia, borghi, biodiversità, varietà di paesaggio, significa promuovere il Turismo su tutto il territorio in modo sostenibile, senza deturpare l’ambiente, distribuendo in modo più equo ricchezza e risorse. Quanto siamo pronti ad offrire una rete di servizi, strade, sentieri adeguati a questo nuovo modello di turismo? Quanto la pianificazione territoriale di Comuni e Regioni sostiene lo sviluppo della mobilità dolce e il turismo sostenibile, fondamentali per valorizzare il territorio e i piccoli borghi? “

Non era poi mancato un intervento sui temi della professionalità specifica : la lunga intervista concessa a Gianluigi Pagano, direttore della rivista ND (Natura Docet), sulla finanza etica e sostenibile, aveva costituito la base per l'intervento ad ESOF,Trieste Città Europea della Scienza.

Infine la scelta di accompagnare il viaggio del gusto di Borghi d'Europa nei territori della Sinistra Piave, a conferma di uno spirito di servizio verso la comunità in cui Laura Panizutti vive e lavora.

martedì 13 agosto 2024

La Sinistra Piave nel progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI) - Laura Panizutti partner d'informazione del progetto


 

La Sinistra Piave è l'area geografica compresa tra i corsi dei fiume Piave e Livenza, corrispondente alla parte orientale della provincia di Treviso (esclusa Meduna di Livenza) più, per estensione, una parte della provincia di Belluno e della città metropolitana di Venezia.


Sinistra Piave alta

La parte più settentrionale della Sinistra Piave si estende tutta in provincia di Belluno, più precisamente nella popolosa Valbelluna, e, lungo la strada provinciale 1 (detta appunto Sinistra Piave perché costeggia il fiume da quel lato), comprende i comuni di Vas, Lentiai, Mel, Trichiana, Limana e parte del territorio comunale della città di Belluno. Questo territorio, che custodisce con scrupolosa cura luoghi e sentieri particolarmente cari allo scrittore Dino Buzzati, si stende dalle rive del Piave fino alle cime delle prealpi bellunesi, segnando il confine con le Dolomiti meridionali.


I cinque comuni della Valbelluna, unitamente ai comuni trevigiani di Segusino, Valdobbiadene e Vidor, costituiscono il territorio denominato "Foresta Regionale della Sinistra Piave" lungo la dorsale del Monte Cesen - Col Visentin, sito di interesse comunitario per le sue caratteristiche ecologiche e naturalistiche.


Già nell'antichità, qui il Piave segnava il confine tra le genti venete (in sponda sinistra) e i Reti del Feltrino (in sponda destra), di cultura trentina. Analoga suddivisione si riscontra nella X Regio augustea fra la tribù Papiria (Belluno e Oderzo) e la tribù Menenia (Feltre e Vicenza). Nel VI secolo la Sinistra Piave divenne l'estrema difesa bizantina contro l'invasione dei Longobardi che, due secoli dopo, la utilizzarono a loro volta contro i Franchi. Con l'introduzione dei vescovi-conti, la zona entrò a far parte della diocesi di Oderzo e poi della diocesi di Ceneda, confinante con quella di Belluno lungo il corso del torrente Limana.


Sinistra Piave bassa


Storicamente, l'area coincide con quella che in epoca romana era di pertinenza del municipium di Opitergium (Oderzo) e, con l'avvento dei Longobardi, del ducato di Ceneda. Dal punto di vista ecclesiastico la Sinistra Piave corrisponde ai territori dell'antica diocesi di Oderzo, ereditati in seguito dalla diocesi di Ceneda (oggi diocesi di Vittorio Veneto).

Tradizionalmente, le aree principali della Sinistra Piave sono quelle che fanno riferimento ai centri di Vittorio Veneto con il suo territorio montuoso e collinare, quello collinare e pianeggiante di Conegliano e la piana di Oderzo, cui si possono aggiungere, per quantità di popolazione, le zone di Pieve di Soligo e Motta di Livenza.


Le scelte di Borghi d'Europa


Nel 2018, Anno Europeo del Patrimonio Culturale, Borghi d'Europa sceglieva la Chiesa di Sant'Anna a Collalto (Susegana), per i Percorsi della Fede ; il Mulino della Croda a Refrontolo per il Percorso I Mulini del Gusto e le Vie del Pane e della Pizza ; i vini naturali di Conegliano Valdobbiadene per il Percorso Eurovinun,Il Paesaggio della Vite e del Vino ; un viaggio del gusto lungo il Monticano, per il Percorso Aquositas,le Vie d'Acqua.

La scelta di beni culturali preziosi ma poco conosciuti ha sempre contraddistinto le iniziative diinformazione di Borghi d'Europa.

In questi giorni, a completamento di un itinerario pluriennale, viene conclusa anche la specialeVia del Gusto, che 'legge' il territorio secondo le diverse chiavi di lettura dei Percorsi Internazionali.

Borghi d'Europa ha comunque deciso di attivare il complesso piano di comunicazione che riguarda il territorio della Sinistra Piave, all'interno del progetto L'Europa delle scienze e della cultura, Patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica), tramite azioni rivolte ad 'informare chi informa' a livello locale,regionale, nazionale ed internazionale.

Laura Panizutti, consulente finanziario e patrimoniale di Conegliano, accompagna il progetto sulla Sinistra Piave come 'partner di informazione'.

" In questi anni sono intervenuta soprattutto in due direzioni : sui temi della finanza etica e sostenibile  (dopo il varo del progetto Eurosostenibilità ad ESOF 2020,Trieste Città Europea della Scienza) e sui temi delle culture locali, al fine di far conoscere e valorizzare le storie delle nostre comunità."

Ora un nuovo 'salto' qualitativo. La partnership in un progetto che lega direttamente le istituzioni europee ai Territori.





mercoledì 31 luglio 2024

La Via delle Buone Cose - Il Chicco dì Grano a Ponte Priula di Susegana


 





La rete Borghi d'Europa realizzò nel 2020 il progetto di informazione 'L'Europa delle Scienze e della Cultura', patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico-Jonica) e da ESOF2020 Euroscience Open Forum-Trieste Capitale Europea della Scienza.


I giornalisti e i comunicatori si stanno muovendo sui temi della sostenibilità e della scientificità della filiera agroalimentare e nel loro particolarissimo viaggio del gusto, hanno incontrato nel Percorso Internazionale I Mulini del Gusto e le Vie del Pane, il negozio Il Chicco di Grano di Ponte Priula di Susegana.


Una gestione giovane, ricca di entusiasmo e passione, che sa trasmettere alla clientela i perchè di scelte ponderate e ragionevoli.


Il Chicco di Grano offre una ampia scelta di pane, interpretato con le farine più diverse (dai grani antichi, alle farine integrali), per rispondere alle esigenze di consumatori sempre più attenti al proprio benessere e alla propria salute personale.


“ Le Via del Pane è un itinerario culturale che coinvolge sei paesi europei e che suggerisce alcune

soste del gusto presso mulini storici e panetterie artigiane, fortemente impegnate sul versante

della qualità e della sostenibilità”, osserva Renzo Lupatin, giornalista e presidente di Borghi 

d’Europa.-, Il nostro è un mestiere che non può essere fatto davanti al computer e col telefonino.

Per lo meno, noi non siamo giornalisti di quella specie. Abituati fin dai tempi della rivista L’Etichetta di Luigi Veronelli a visitare in incognito i protagonisti della filiera agroalimentare, per poi ricontattarli dopo averne verificato le qualità, siamo certamente personaggi atipici rispetto al mercato dell’enogastronomia di moda. "


Le scelte del pane, qui a Ponte Priula, sono semplicemente azzeccate.

E che dire poi della caffetteria, che è alimentata anche da croissants e torte artigianali

di qualità ?

Siamo ben distanti da quei prodotti industriali che vengono malamente riscaldati e proposti

poi, sovente, come.... artigianali.


Diamo poi un'occhiata ai prodotti che accompagnano la vita di questo luogo del desiderio :una scelta di dolci, paste artigianali, infusi e the, cioccolate, di sicura matrice artigianale, a conferma di una vocazione che non conosce tentennamenti.


E poi vi è quella disponibilità umana a rapportarsi con il cliente, dando quei suggerimenti

di orientamento alimentare che rappresentano una luce nel percorso di acquisizione di nuovi

saperi.


Così va bene !